E se l’inconscio ti si presenta attraverso un velo che scende sulla memoria per sessanta minuti, avvolgendo la realtà e il tuo muoverti in essa in un mare di nebbia? è quello che succede al protagonista di questo thriller che si risveglia in una stanza buia, insanguinata dai cadaveri di sua madre, sua sorella e del futuro cognato. Li ha uccisi lui? Dichiara alla polizia di non saperlo, anche se il detective di turno non gli crede, mai, fin dall’inizio. Ma gli credono tutti gli altri: il suo datore di lavoro, la fidanzata, il migliore amico e l’intero quartiere dove abita alle porte di Torino, e dove compie vent’anni alla fine degli anni ’50. Chi ha ragione? Lo sveleranno vent’anni di vita monotona e sempre più convenzionale, che si condenseranno in quarantotto ore finali da incubo. Lì, con un’accelerazione del ritmo accompagnata dallo scatenarsi delle forze naturali, la situazione degenererà in catastrofe e la verità verrà a galla ma senza che si possa fare giustizia. Ai sopravvissuti non resterà che continuare a vivere, scegliendo come alternativa la fuga dentro e fuori di sé. Ma restare lì, dove tutto è cominciato con un’amnesia di un’ora esatta, non sarà possibile per nessuno.